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Windows 10, Microsoft ha capito la lezione più importante e ora Apple deve davvero aver paura

By   /  12 Maggio 2017  /  No Comments

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Windows 10, Android e iOS non sono mai stati così vicini. L’ecosistema unificato di Microsoft ha raggiunto la “grande consapevolezza”: l’unico dispositivo Windows che la maggior parte delle persone usano è il PC o il laptop. Ciò significa che per l’intrattenimento o la produttività mobile fanno riferimento a un tablet o uno smartphone Android o iOS. Così, la società di Redmond ha dovuto aggiungere un tassello indispensabile alla sua strategia: migliorare le due piattaforme rivali concorrenti. Come lo farà? Rendendo più intelligenti e fluidi che mai i suoi strumenti di lavoro.

FALL CREATORS UPDATE

L’aggiornamento che arriverà in autunno e che è stato presentato ieri, 11 maggio, durante la conferenza di apertura della seconda giornata del Build 2017 sarà il punto di partenza della nuova fase della strategia di Microsoft: Windows 10 diventerà “l’organizzatore” di tutti i dispositivi che avete. Un approccio simile a quello di macOS che, però, comunica bene soltanto se avete un computer Mac e un iPhone o un iPad; l’obiettivo di Microsoft, invece, è di inseguire l’utente in modo agnostico e cioè assisterlo nella produttività a prescindere dalla piattaforma e dal dispositivo che usa. Fintanto che almeno uno sia Windows 10 (e probabilmente è il PC).

Sfruttando i servizi cloud, come OneDrive e Microsoft Graph, e basandosi sulla sua assistente Cortana, Microsoft garantirà che le sue applicazioni comunicheranno tra i vari dispositivi in modo perfetto. Per esempio, un documento di Word che viene chiuso sul PC può essere ripreso, nello stesso punto e nello stesso paragrafo in cui lo abbiamo chiuso, sull’iPhone o su un Huawei MediaPad. Sarà Cortana stessa a darcene l’opportunità.

Allo stesso modo, la Timeline che sarà introdotta a settembre, e che sostituirà l’attuale Task View (Alt + Tab), permetterà di avere una cronologia di tutte le operazioni eseguite su smartphone, tablet e Windows 10 legate alle applicazioni che supportano questa funzionalità. Avete fatto una modifica a una foto sul telefono? La potrete migliorare passando al PC, dove nella Timeline dello stesso giorno vedrete l’operazione: riprenderete esattamente da quella foto.

TimelineTimeline è una delle funzionalità che saranno introdotte con Fall Creators Update  MICROSOFT

Ovviamente, le applicazioni firmate Microsoft sono in prima fila, dal pacchetto Office alla nuova applicazione Story Remix. Gli sviluppatori potranno sfruttare Project Rome – ora disponibile anche per iOS – per far sì che le applicazioni sui sistemi mobile non-Windows possano comunicare con le applicazioni per Windows 10. 

“IL MIGLIOR SISTEMA PER GLI SVILUPPATORI”

Così il vice presidente esecutivo del gruppo Windows and Devices Terry Myerson ha definito Windows 10. Una constatazione che scaturisce da una serie di annunci legati agli sviluppatori che Microsoft ha fatto ieri:

  • Ubuntu, Fedora e openSUSE potranno essere scaricati dal Windows Store per usare le applicazioni Linux;
  • Tramite Xamarin Live Player, non servirà più un Mac per sviluppare un’applicazione per iOS: basteranno un PC Windows 10 e un iPhone;
  • Grazie a Narrator nella modalità Debug, gli sviluppatori potranno sapere se la loro applicazione destinata agli utenti con disabilità visive funziona: lo schermo diventerà completamente nero mentre una voce narrante “legge” il contenuto dell’app. Il tutto senza lasciare l’ambiente di sviluppo.

Immaginate che Windows 10 sia il “Sole” degli sviluppatori mentre gli altri dispositivi, Android e iOS in primis, siano i pianeti che gli ruotano attorno. Un sistema di dispositivi gestito dai servizi di Microsoft, che li legano e li fanno comunicare al meglio al fine di non rappresentare ciascuno un’isola indipendente, bensì un’ecosistema fluido per la produttività. 

Linux e Windows 10Ubuntu, openSUSE e Fedora saranno scaricabili dal Windows Store con l’aggiornamento Fall Creators Update  MICROSOFT

Ancora una volta, le decisioni migliori di Microsoft arrivano dopo aver accettato che Windows non è mai uscito dal desktop. Il fallimento dell’investimento sul mobile con Windows Phone prima e con Windows 10 Mobile poi ha fatto sì che Android e iOS fossero i due volti del panorama smartphone e tablet. Ciò significa che mentre nel mondo desktop Windows è usato dal 91,66% degli utenti (di cui il 26,28% rappresentato da Windows 10 secondo Netmarketshare) in campo mobile la situazione del primo trimestre 2017 dice che soltanto il 2,7% degli utenti nei cinque principali mercati europei (Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito) ha uno smartphone legato alla piattaforma di Microsoft. Negli Stati Uniti ancora meno: 1,7%.

ORA TOCCA AD APPLE

Windows 10 continua a crescere e a evolvere e sia utenti che sviluppatori se ne stanno accorgendo. Per di più, Microsoft ha le idee chiare riguardo a qual è il ruolo del suo sistema operativo nel mercato odierno. Diversamente, da anni macOS è fermo, adagiato su allori che, ormai, sono meno solidi che mai. Tanti professionisti stanno cambiando sponda e spostando il proprio lavoro su Windows lasciando indietro la piattaforma di Apple. Mentre i MacBook rimangono il riferimento hardware per i laptop di fascia alta, forti anche di un florido mercato dell’usato, il software a sostegno di questi dispositivi inizia a vacillare.

MacBookUn MacBook Pro 2016 in mostra a un evento stampa di Apple  REUTERS/Beck Diefenbach

Nel corso della WWDC 2017 del 5 giugno, Apple dovrà dare una risposta forte a Fall Creators Update e alla strategia di Microsoft. Dovrà dimostrare che macOS è ancora la casa degli sviluppatori e di chi usa un sistema desktop per creare contenuti e per produrre. Questo ruolo è sempre più scosso dalle proposte hardware (Surface Pro 4 e Surface Book, Dell XPS 13, HP Spectre x360) e software di Windows 10, che nei prossimi mesi abbracceranno qualsiasi dispositivo l’utente usa, a prescindere dal sistema operativo.

È improbabile che Apple decida di cambiare totalmente strategia e di aprirsi ad Android e Windows; proseguirà con il suo ecosistema chiuso con iPhone e iPad quali alfieri imprescindibili. Ora, però, che sviluppare applicazioni iOS non richiede più un computer Mac, Apple dovrà dare una risposta concreta: perché possederne uno?

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