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Pilone cede sulla Palermo – Catania Viadotto a rischio demolizione

By   /  11 Aprile 2015  /  No Comments

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Potrebbe essere necessario demolire almeno una parte del viadotto Himera sulla Palermo – catania dopo il cedimento di un pilone che ha causato l’abbassamento della strada e l’apertura di una v era e propria voragine su un lato della carreggiata in direzione Palermo – Catania.

E’ preoccupante l’esito del primo sopralluogo dei tecnici nella zona del cedimento che solo per un caso ieri non ha provocato vittime ma che ha comunque causato la chiusura dell’autostrada Palermo – Catania in entrambe le direzioni di marcia fra Buonfornello e Tremonzelli.

Il cedimento è stato causato dallo spostamento del terrenolegato dalla nota frana di Caltavuturo che da un decennio causa movimenti consistenti di terreno nell’intera area. In pratica la frana ieri pomeriggio ha coinvolto uno dei pilone che sostiene il viadotto Himera nel tratto in direzione Catania. il cedimento ha causato lo spostamento della sede stradale e di fatto il ponte si è poggiato sulla corsia a fianco utilizzata che ospita il traffico in direzione Catania – Palermo.

Il tratto di strada ceduto poggia su quello apparentemente sano esercitando una forte pressione che da ieri ad oggi ha causato uno spostamento di ben 9 centimetri anche del secondo viadotto. per questo potrebbe essere necessario far collassare il tratto di strada coinvolto dal cedimento per evitare la pressione e ‘salvare’ il secondo tratto di viadotto.

Solo dopo la demolizione del tratto crollato si potrebbe mettere in sicurezza la corsia rimanente e riaprire il traffico con doppio senso di marcia nell’unico viadotto rimasto.

Si tratta, però, di un intervento dall’esito incerto visto che lo spostamento è già consistente e che la frana non si è mai fermata e potrebbe coinvolgere altri tratti di strada.

Siamo di fronte, dunque, ad una vera emergenza per risolvere la quale, anche con un intervento provvisorio, potrebbero essere necessari dei mesi mentre per la ricostruzione del viadotto collassato potrebbero essere necessari ingenti stanziamenti e degli anni. i tecnici al momento stanno valutando l’esistenza di altre ipotesi.

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