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L’Italia ha detto “no” all’abolizione dell’ora legale. Ecco perchè

By   /  18 Novembre 2019  /  No Comments

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L’Italia ha detto no all’abolizione dell’ora legale. Come richiesto dall’Unione europea, dal 2021 ogni Paese dovrà decidere se adottare per tutto l’anno l’ora legale o quella solare. Ma il governo italiano ha depositato a giugno a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale senza variazioni e l’esecutivo Conte bis non ha presentato modifiche al documento.

Come riporta il Corriere della Sera, tre sono i motivi che hanno portato l’Italia ad effettuare la scelta di continuare con sei mesi di ora solare e sei mesi di ora legale. 
 
Mancanza di valutazione su vantaggi e svantaggi. La prima perplessità espressa dall’Italia nel “position paper” dell’Italia riguarda la “mancanza di una valutazione d’impatto dalla quale si possa evincere, in modo esaustivo, il quadro dei vantaggi e degli svantaggi”. Mancherebbero, dunque, prove scientifiche che quei due piccoli cambiamenti di fuso orario possano davvero danneggiare l’equilibrio psico-fisico.
 
La questione economica. Il secondo dubbio, e forse il più importante, è quello relativo all’aspetto economico: grazie all’ora legale, che per sei mesi l’anno ci consente di accendere le luci un’ora dopo, l’Italia e gli italiani risparmiano soldi. Al paper depositato a Bruxelles il governo ne ha allegato un altro, preparato da Terna, il gestore dei tralicci dell’alta tensione, che quantifica questo risparmio in 100 milioni di euro l’anno.
 
Rischio caos fusi orari. La terza e ultima perplessità è relativa alla possibilità che le “singole scelte degli Stati membri possano creare un mosaico di fusi orari, con il rischio di non garantire il corretto funzionamento del mercato interno”. Si vorrebbe fare ordine, ma c’è il rischio di aumentare il caos. Per questo l’invito dell’Unione europea potrebbe non rispettare i “principi di proporzionalità e sussidiarietà”.
 
La discussione a Bruxelles. Neri prossimi mesi avverrà la discussione nelle sedi del Parlamento e dalla Commissione europea, anche se attualmente a Bruxelles la questione non è prioritaria, visto che anche tormentata formazione della squadra di Ursula von der Leyen. I Paesi del Nord sono contro l’ora legale perché da loro d’estate fa buio più tardi e non hanno bisogno di spostare le lancette in avanti per risparmiare sulle bollette. Quelli del Sud, come l’Italia, sono a favore del doppio fuso che abbiamo adesso perché ci fa guadagnare un’ora di luce nelle sere d’estate e ce ne fa recuperare un’altra nei mattini d’inverno. La battaglia andrà avanti e non si possono escludere rinvii. 

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Calatafimi segesta News è un sito/blog di informazione, costruito attraverso la piattaforma wordpress. Nasce con un semplice scopo, produrre VERA informazione. Oggi il 99% dell’informazione che ci arriva attraverso giornali, tv e a volta pure blog è pilotata e piena di interessi. La maggior parte dei giornalisti odierni è imprigionata in logiche politiche, imprenditoriali, clientelistiche, ma non solo ! Il giornalista odierno tende all’arrivismo e quindi all’esagerazione, trasforma storie banali in scoop attraverso articoli che distolgono il lettore dalla realtà dei fatti, e chi sono le vittime di tutto questo? Le vittima siamo noi Cittadini che, subiamo passivamente, questa mole di informazioni pilotate, cosa che non ci permette di avere un quadro chiaro su quello che sta avvenendo in realtà a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.
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