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Le misure del nuovo Decreto Fisco

By   /  16 Ottobre 2021  /  No Comments

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Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge con «misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili». Il provvedimento prevede, tra l’altro, più tempo per pagare le cartelle esattoriali; la possibilità di rientrare nella Rottamazione ter e nel Saldo e stralcio anche se non si è versata qualche rata; altri 100 milioni per gli incentivi per l’acquisto delle auto ecologiche; 13 settimane in più di cassa integrazione dove scade il blocco dei licenziamenti mentre l’ammortizzatore sociale per i lavoratori ex Alitalia è prolungato fino alla fine del 2022; nuovi congedi parentali per chi ha i figli in quarantena o in Dad; 200 milioni in più per il Reddito di cittadinanza; 6 miliardi al fondo per l’assegno unico per i figli; il rifinanziamento delle misure per equiparare la quarantena per Covid 19 alla malattia. Il testo comprende anche un lungo articolo con tutte le nuove disposizioni per rafforzare la prevenzione, i controlli (ci saranno 1.024 assunzioni in più di ispettori del lavoro) ele sanzioni alle aziende (fino alla sospensione dell’attività) per combattere la piaga degli infortuni sul lavoro.

Cig Covid: come funziona ora 

Per meglio gestire la fine del blocco dei licenziamenti, che il 31 ottobre si estenderà al terziario e alle piccole imprese, vengono concesse altre 13 settimane di cassa integrazione Covid, ovvero gratuite per le aziende, che potranno ricorrervi per sostenere fino alla fine dell’anno il reddito dei lavoratori sospesi anziché licenziare. Le settimane in più si riducono a 9 per i settori del tessile, abbigliamento e pelli, dove il blocco dei licenziamenti doveva terminare il 30 giugno scorso, come per il resto delle grandi imprese,ma poi è stato prorogato appunto fino alla fine di ottobre. Il decreto approvato ieri prevede anche altri 12 mesi di integrazione salariale per i lavoratori di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner in amministrazione straordinaria.

Congedi parentali e assegno unico 

Alcuni articoli del decreto interessano la famiglia. C’è, all’articolo 10 della bozza entrata in Consiglio dei ministri, il rifinanziamento dei congedi parentali al 50% per i lavoratori con figli minori di 14 anni in quarantena o in Dad. Viene cioè prorogato il congedo introdotta durante la pandemia e mantenuto fino allo scorso 30 giugno. Per chi ha figli tra 14 e 16 anni il congedo è previsto in forma non retribuita. Con l’articolo 12 si assegnano invece 200 milioni in più per il Reddito di cittadinanza per il 2021 mentre l’articolo 22 dispone che il Fondo per l’assegno universale sui figli «è incrementato di 6 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022». Le risorse erano già previste dalla legge di Bilancio 2021 nel fondo costituito per la riforma fiscale.

Più tempo per le rate scadute delle cartelle esattoriali

L’articolo 1 del decreto fiscale prevede la riapertura dei termini per i contribuenti con in corso piani di rateizzazione agevolata dei debiti con il Fisco. Il versamento delle rate che andavano pagate nel 2020 e il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 è considerato valido «se effettuato integralmente» entro il 30 novembre 2021. Per i piani di rateizzazione in essere prima della pandemia viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determina la decadenza dal piano stesso. E si stabilisce che le cartelle notificate dal primo settembre 2021 al 31 dicembre 2021 possono essere pagate in 150 giorni anziché 60. Il decreto dispone anche la semplificazione del patent box (regime di tassazione agevolata sull’uso di software col copyright e brevetti).

Ecobonus per le auto green

Al fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni vengono assegnati altri 100 milioni di euro. Risorse che vanno così a rifinanziare la dote di 350 milioni, stanziata nei mesi scorsi, dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis. Il decreto approvato ieri dettaglia le modalità di utilizzo dei 100 milioni: in particolare 65 milioni per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60 g/km CO2, mentre 20 milioni servono a sussidiare l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali (di questi 15 milioni sono però riservati ai veicoli esclusivamente elettrici), per i veicoli M1 nella fascia 61-135 g/km CO2 sono stanziati 10 milioni, infine, 5 milioni sono destinati all’acquisto di veicoli M1 usati con emissioni tra 0-160g/km CO2.

Sicurezza sul lavoro: le sanzioni e il fermo attività

Per le aziende responsabili di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro scatta la sospensione dell’attività. Il giro di vite con le «disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro» inserite nel decreto inasprisce, dunque, le misure per prevenire le morti e gli infortuni. L’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività scatta nel caso l’Ispettorato nazionale del lavoro accerti violazioni gravi in tema di sicurezza oppure la presenza di lavoratori in nero superiore al 10% del totale dei presenti sul luogo di lavoro. Viene, inoltre, stabilito che non è più richiesta alcuna «recidiva» ai fini della adozione del provvedimento, che, dunque, scatterà subito a fronte di gravi violazioni delle regole di prevenzione degli infortuni.

Assunti 100 ispettori del Lavoro

Tra le misure previste dal Dl fisco in materia di sicurezza del lavoro figurano mille nuove assunzioni all’Istituto nazionale del lavoro e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022-2023. L’obiettivo è rafforzare i controlli attraverso «l’assunzione di 1.024 unità e un investimento in tecnologie per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza. Previsto anche l’aumento (di 80 unità, ndr) del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal primo gennaio 2022».

SUPERBONUS ED ECOBONUS.

Gli incentivi a cui tutti guardavano, il Superbonus e l’ecobonus al 65%, saranno invece con ogni probabilità rinnovati in manovra. Il Mite ha proposto una proroga del secondo per tutto il 2022, accompagnato dal bonus al 50% per mobili ed elettrodomestici green. Il ministero chiede di rinnovare nel 2022 anche lo sconto in fattura e la cessione del credito. Della proroga del Superbonus si sta invece occupando direttamente il Mef.

BONUS ALBERGHI.

Nel nuovo decreto Recovery arriveranno invece delle novità per sostenere il turismo: un ecobonus all’80% fino al 2024, e un contributo a fondo perduto fino a 100mila euro per la ristrutturazione degli alberghi (dall’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettoniche, alle piscine termali). Ma anche un contributo diretto del 35% per i lavori tra i 500mila euro e i 10 milioni. Prevista anche una «Sezione Speciale Turismo» del Fondo di garanzia per le Pmi, con 100 milioni, e un credito d’imposta del 50% per agenzie e tour operator per lo sviluppo digitale.

FONDO PER INQUINAMENTO.

In manovra infine potrebbe nascere, su proposta del Mite, il ‘Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosfericò con una dotazione di 400 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2030.

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