Imu e Tari 2021, le agevolazioni nazionali e comunali
Le seconde case sono soggette al pagamento dei tributi locali: imposta municipale (Imu) propria e tassa sui rifiuti (Tari). Vi sono però dei modi per ridurre il carico fiscale sulle abitazioni utilizzate per il periodo estivo o invernale, sulle case vuote e disabitate, su quelle dismesse, su quelle concesse in comodato a parenti o concesse in locazione con canoni calmierati.
Le riduzioni e in alcuni casi vere e proprie esenzioni possono essere previste da norme nazionali o disciplinate dai regolamenti Imu e Tari dei singoli Comuni. E’ dunque necessario verificare non soltanto la legge, ma anche i due regolamenti pubblicati sul sito istituzionale del singolo Comune, per sapere se si può fruire di agevolazioni o esenzioni. E’ bene tenere presente che, in termini generali, per beneficiare delle agevolazioni è necessario presentare una dichiarazione Imu o Tari al Comune, entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Imu dimezzata per le case inabitabili
L’art. 1 comma 747 lettera b) della legge n. 160 del 2019 prevede la riduzione del 50% della base imponibile ai fini Imu, per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno in cui sussistono dette condizioni. Per fruire della riduzione il contribuente deve presentare la dichiarazione Imu al Comune, entro il 30 giugno dell’anno successivo, allegando l’attestazione di inagibilità o inabitabilità redatta da un tecnico abilitato.
Imu ridotta per l’abitazione in comodato a figli e genitori
Nel caso di abitazione, diversa da quelle iscritte in catasto con categoria A/1, A/8 e A/9 considerate di lusso, concessa in comodato gratuito con contratto registrato a figli o genitori che la utilizzano come abitazione principale, è prevista la riduzione del 50% della base imponibile, a condizione che il comodante possieda una sola abitazione e risieda anagraficamente nello stesso comune. Il beneficio è applicabile anche nel caso in cui il comodante possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, a condizione che non rientri nelle abitazioni di lusso.
Imu ridotta per seconde case di interesse storico e artistico
Per i fabbricati storici e artistici, disciplinati dall’articolo 10 del D. Lgs. n. 42 del 2004, è possibile beneficiare della riduzione del 50% della base imponibile, previa presentazione della dichiarazione Imu entro il 30 giugno dell’anno successivo, a prescindere dall’utilizzo come altra abitazione a disposizione o dalla concessione in locazione o in comodato a terzi.
Imu e Tari sconti per l’abitazione di soggetti non residenti in Italia
A partire dall’anno 2021 i soggetti non residenti in Italia, che siano titolari di pensione nello Stato di residenza, possono beneficiare, per una sola abitazione non locata e non concessa in comodato, del dimezzamento dell’Imu e della riduzione di due terzi della Tari, in base all’art. 1 comma 48 della legge n. 178/2020, previa presentazione delle dichiarazioni Imu e Tari, sempre entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Tari esenzione per le case disabitate
La tassa sui rifiuti non è dovuta per le abitazioni che non possono produrre rifiuti, intendendo per tali gli immobili inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, previa presentazione di apposita dichiarazione Tari entro il 30 giugno dell’anno successivo. Alcuni Comuni hanno previsto l’esenzione Tari anche per le abitazioni non utilizzate, per scelta del possessore, a condizione che la casa sia priva di arredi e di consumi, in questo caso è opportuno verificare le condizioni presenti nel regolamento Tari sul sito del Comune.
Imu sconto per abitazioni locate con canone concordato
Nel caso di sottoscrizione di contratti di locazione con canone concordato, secondo il contenuto della legge n. 431 del 1998, l’imposta municipale propria è ridotta al 75%, ai sensi dell’art. 1 comma 760 della legge n. 160 del 2019, previa presentazione di apposita dichiarazione Imu entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Imu esenzione ex casa coniugale
E’ esente da Imu la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che, di fatto, attribuisce il diritto di abitazione al genitore affidatario dei figli. Il genitore affidatario, pure non essendo il proprietario, diviene il soggetto passivo che beneficia dell’esenzione per abitazione principale, previa presentazione di apposita dichiarazione Imu entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Tari riduzione per seconde case a disposizione
La quota variabile della tassa sui rifiuti è applicata dai comuni in base al numero dei componenti il nucleo familiare, con possibilità per l’ufficio tributi del comune di residenza di accedere ai dati dell’anagrafe. Per le seconde case a disposizione, poste in comuni diversi da quello di residenza, in assenza di dichiarazione Tari il comune, non avendo conoscenza del dato, stima un numero di componenti che potrebbe essere superiore al reale e quindi è opportuno verificare il conteggio della Tari inviata dall’ufficio tributi e, eventualmente, presentare la dichiarazione per ottenere uno sconto del tributo.
Fonte Corriere
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