Dopo quanto successo durante il Consiglio Comunale del 5 dicembre 2016, da noi riportato nell’articolo di ieri; attraverso la nota piattaforma Facebook sta andando in scena in queste ore uno scontro tra i componenti della minoranza, consigliere Donatella Anselmo e consigliere Paolo Autori, e il sindaco di Calatafimi Segesta Vito Sciortino.
Riportiamo per intero i post pubblicati.
alle ore 11:00 circa il consigliere Donatella Anselmo scrive all’interno del Gruppo Pubblico “Calatafimi Scegli col cuore” quanto segue:
“ECCO I DANNI DI UN’AMMINISTRAZIONE DELEGITTIMATA”
alle ore 12:00 circa invece a scrivere, sullo stesso gruppo pubblico, è il consigliere Paolo Autori riportando quanto segue:
“Desidero portare a conoscenza di tutti voi che nel corso dell”ultima seduta consiliare è stata approvata una mia mozione, nella quale si prevede la riduzione del 50% dell’indennità di carica del sindaco nonché della giunta e di tutti i consiglieri comunali, al fine di creare con questi soldi un fondo in favore delle famiglie economicamente disagiate del nostro tessuto sociale . Soltanto il presidente del consiglio Salvatore Lanza e tutti i consiglieri comunali hanno accettato la riduzione mentre il Sindaco e la giunta non hanno intenzione di rinunciare al dimezzamento della loro indennità economica .”
alle ore 15:00 è il Sindaco Vito Sciortino a rispondere ai consiglieri pubblicando quanto segue:
” Tenuto conto che sulla pagina pubblica di “Calatafimi scegli col cuore” non è possibile lasciare commenti, su indicazione di mio padre Vito Sciortino riporto il suo commento al post del dott. Autuori: “Quando il cittadino viene messo al corrente dei fatti che direttamente o indirettamente lo riguardano, e’ bene che abbia un quadro completo, ma soprattutto chiaro di ciò che accade. Nel caso in ispecie, alla mozione proposta dal consigliere Autuori, il quale su specifiche domande del Presidente Lanza ha ammesso di non essere a conoscenza delle leggi da lui stesso citate nella mozione né tantomeno del numero dei consigli ordinari e straordinari celebratisi dal 2014 ad oggi, il sindaco ha risposto (è tutto riportato nei verbali della seduta) che l’importo netto della sua indennità (circa € 1.400 se si considera la tassazione conseguente al cumulo con il suo reddito personale) riesce appena a coprire le spese (talvolta neanche quelle) delle continue trasferte che lo stesso frequentemente effettua a Palermo, a Trapani ed in altri luoghi per i continui impegni ed appuntamenti istituzionali cui è chiamato in forza del suo ruolo e per le quali non ha mai e poi mai utilizzato le autovetture comunali o richiesto rimborsi spese per pasti consumati fuori sede. Ha aggiunto che, una volta in possesso della somma relativa all’indennità, si spende quotidianamente in attività di supporto alle necessità che emergono dalla relazione costante con i bisogni della Gente e del territorio. Infine, ciò che il consigliere Autuori deliberatamente omette, il sindaco ha fatto rilevare che la mozione si riverbera sul fronte della SPESA, ma il bilancio comunale va a pareggio anche con l’incremento della ENTRATA. A tal proposito, fa rilevare che se i consiglieri Anselmo e Autuori e tanti altri utenti avessero nel tempo regolarmente pagato i canoni dell’acquedotto, sicuramente l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto meglio far fronte all’erogazione dei servizi ai cittadini, che talvolta vengono compromessi anche a causa delle insufficienti entrate dipendenti dai mancati adempimenti. Con delibere n. 176 del 3/12/2015 e n.6 del 14/1/2016 (entrambe facilmente consultabili sul sito del Comune), infatti, la giunta municipale ha dovuto conferire mandato al legale di fiducia dell’Ente affinché difendesse le ragioni dell’Amministrazione nel contenzioso promosso proprio dai consiglieri Anselmo (debitrice per canoni non pagati dal 2009 al 2013) e Autuori (per i canoni dal 2007 al 2010). Circostanza, quest’ultima, che ad avviso del sindaco rende incompatibili i predetti consiglieri con la carica pubblica ricoperta. Questi i fatti accaduti in Consiglio e regolarmente riportati a verbale. Orbene, ciascun cittadino tragga le sue conclusioni sull’etica di chi si propone agli elettori per rappresentarne gli interessi, nel medesimo istante in cui (già da più anni) risulta inadempiente nei confronti degli stessi cittadini a cui chiede il consenso. Non ho altro da aggiungere……..per il momento!! P.S.: è finita l’epoca del silenzio del sindaco. ADESSO PARLO IO!! “
circa 45 minuti fa il consigliere Paolo Autori risponde al post del Sindaco con il seguente commento:
” Caro Matteo ti faccio presente che ho in essere un contenzioso presso il giudice di pace relativa al mancato pagamento del canone idrico , in quanto secondo pregresse sentenze l’acqua come il metano si paga a consumo . Inoltre gli anni in contestazione sono di più , ciao . “
Di seguito tutti gli screenshot:
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